Il lavoro di orientamento con i candidati comincia con la proposta di un percorso, di una strada da fare insieme. Noi lo chiamiamo “metodo dell’incontro”
  • Primo appuntamento col candidato

    l’ascolto della sua presentazione e l’anamnesi della sua storia finalizzati alla comprensione del “bisogno di lavoro” della persona e del suo “che cosa fare da grande”; la presentazione dell’orientatore, del CSO e di cosa fa; la proposta del percorso di orientamento.

  • Scoperta del “sé professionale”

    l’affioramento consapevole delle proprie risorse e capacità, punti di forza e debolezza; si va a caccia delle risorse inespresse e si razionalizzano progetti e aspirazioni.

  • Comprensione del mercato del lavoro

    la capacità di raccogliere informazioni, di guardare al mercato con oggettività e realismo; l’aiuto a guardare fuori dai confini non solo geografici ma anche mentali in cui a volte si auto-relegano gli orientati.

  • Individuazione di un piano d’azione

    la costruzione e l’uso di utili e corretti strumenti di ricerca attiva (CV, lettere, database aziende, internet, ecc.), il confronto critico tra le proprie competenze e le richieste del mercato che portano eventualmente alla convinzione di ricollocare/riconvertire il proprio patrimonio professionale.

  • Una compagnia nel tempo

    un secondo, un terzo colloquio a distanza di tempi predefiniti, o quanti ne servano per seguire la persona nel suo lavoro di cercare lavoro.